In questo video mostro il mio metodo dei QUADRANTI, è un video nel quale balliamo io e Debora. Siamo alla fine di una Pratica di Ballo che...
In questo video mostro il mio metodo dei QUADRANTI, è un video nel quale balliamo io e Debora. Siamo alla fine di una Pratica di Ballo che organizziamo, insieme ad altre scuole di ballo, per far ballare gli allievi tra di loro, così possono conoscersi e fare pratica prima di arrivare sulle piste di ballo. Per i ballerini sono momenti molto utili e direi divertenti, di grande socializzazione.
Uso questo video per mostrarti il mio metodo dei quadranti.
Che cosa sono i quadranti?
Vediamo di capire che cosa sono i quadranti: è uno schema per suddividere lo spazio nel quale mettere, i passi base, le figure le rispettive guide e le rotazioni.
Usiamo come schema i quadranti
dell'orologio.
Noi Cavalieri siamo al
centro, sopra la linea sagittale di ballo, quindi:
- il primo quarto o quadrante è davanti a noi a destra,
- il secondo è dietro di noi a destra,
- il terzo è dietro di noi a sinistra,
- il quarto è davanti di noi a sinistra.
Questi riferimenti
ruotano insieme a noi e li teniamo fermi
dal tempo numero 1 al tempo numero 8.
Perché i quadranti sono molto utili.
Abbiamo visto che cosa sono vediamo perché sono molto utili. Durante lo studio del ballo i quadranti aiutano i ballerini a rendersi conto se stanno usando tutto lo spazio e loro a disposizione, oppure se si stanno muovendo sempre nelle stesse direzioni a causa del limitato numero di figure che conoscono.
Quindi il primo obiettivo dei quadranti è rispondere a queste domande:
- Quante figure di base intermedie e
avanzate conosco per ogni quadrante?
- Le
stesse figure le posso eseguire anche
negli altri quadranti?
- E con quante prese so eseguire queste figure?
Nei nostri
corsi usiamo i quadranti come fondamenta
sopra le quali analizzare e memorizzare
le figure di ballo usando la memoria
spaziale, che è la più potente che
abbiamo.
I quadranti aiutano a creare le proprie sequenze ed a improvvisare nel ballo.
Questo metodo è generativo cioè
fornisce ballerini uno strumento per
riuscire a creare le proprie sequenze di
ballo, di improvvisare delle sequenze
usando le figure come si fa nell'improvvisazione nella musica jazz, ovvero usando delle frasi conosciute
giocandoci sopra.
Sopra i quadranti aggiungiamo il Metodo a Strati.
Sopra queste fondamenta, belle solide, aggiungiamo dei livelli ulteriori che rispondono a queste altre domande:
- Quando genero le
sequenze di ballo sto seguendo il
galateo del ballo? E cioè sto facendo
girare la ballerina con una figura che
sviluppa rotazioni a destra in modo
orario e dopo una figura che la fa
ruotare a sinistra in modo antiorario? Evitando così di farla ruotare troppe
volte nello stesso senso?
- So aggiungere nelle figure delle
rotazioni del Cavaliere?
- Quanti cross diversi conosco? Con quanti abbellimenti? Perché i cross rendono il ballo molto più dinamico, possiamo usarli per modificare le prese e per far divertire di più le ballerine.
Ho sviluppato questo metodo per aiutare in primo luogo me stesso, e quindi i miei allievi, per avere uno strumento generativo per arrivare ad improvvisare le sequenze di ballo evitando di andare sempre a memoria come un pappagallo. In pratica quello che ho fatto da musicista è stato ricreare le condizioni di consapevolezza per improvvisare negli assoli, avendo il controllo di ciò che si sta facendo.
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